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Keep Enchanted

28/6/2022

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di Elia Pitzalis
La prima volta che ho pensato di scrivere questa nota tornavo dall’Università, a piedi.
Me la stavo spippeggiando, come succede molto spesso durante il giorno.
Ad un certo punto, passeggiando in via Emilia, ho pensato di levarmi gli occhiali, e camminare senza.


Volevo immaginare come si vede, o anzi, come non si vede, il mondo senza gli occhiali.
Ora, fortunatamente non sono cieco, ho sempre visto bene o male dove mettere i piedi; mi manca solamente poco più di un grado.


Tralasciando il classico mal di testa, quasi da post sbornia, che mi è venuto circa dieci minuti dopo, mi sento di fare delle considerazioni.

Nel 2020, in quel periodo in cui era vietato uscire di casa, se non per andare al Conad o in Terapia Intensiva, ho iniziato a seguire uno YouTuber: il suo nome é Yari Ghidone.
Prima di diventare uno YouTuber, Yari vendeva fumetti nel negozio dello zio, a Torino; piano piano, ha maturato il desiderio di uscire dalla città, prima a bordo di una Peugeot, poi a bordo del Ducatone, il suo camper.


Vive pressoché da solo; ha un cane, un cocker: un cane bellissimo, anzi, bellissima.
Lo accompagnano i suoi circa 130.000 iscritti sul canale e tutti gli altri pazzi sclerati, che, come lui, hanno scelto di vivere in un camper.

Ho iniziato a seguire, anche io, piano piano, altri canali simili.
Uno di questi si chiama 
Keep Enchanted: resta incantato.
In questo canale una coppia racconta le sue avventure, i posti che visita, dalle spiagge alle montagne, di tutta Italia e non solo.
Una figata!


Questa era una piccola introduzione.
Sulle note di 
che fantastica storia la vita.
Anche se in realtà non la sto ascoltando, posso dire che vedere il mondo senza gli occhiali non é bello.
Non vedi i dettagli, non vedi i bordi delle immagini.
Non distingui le targhe delle macchine, non vedi le persone da lontano, non riesci a leggere i cartelli.
Non vedi il rami e le foglie degli alberi.
Quando non porto gli occhiali, sono costretto a guardare giù, riuscendo a vedere chiaro solamente pressoché i due metri in prossimità dei miei passi.


Oltretutto, ripeto, mi viene un mal di testa come se la notte prima avessi mischiato birra, vino rosso, Gin Tonic e Aperol liscio.
Oppure, molto peggio, come se avessi bevuto due litri di Lambrusco.


E, la vita la vita
e la vita l'é bella, l'é bella
basta avere l'ombrella, l'ombrella ti ripara la testa.


Basta avere l’ombrella, a volte un caffè, a volte due AirPods.
A volte bastano le persone. Quelle a cui vuoi bene, naturalmente.
Se ti stanno sul cazzo, ovviamente, meglio stare da solo, e iniziare la diretta di uno Spritz In Tour.


È brutto essere tristi, ma fin qua, penso che tutti saremmo d’accordo.
Ma io penso che essere tristi, in questo mondo e con la fortuna che abbiamo, sia anche molto, molto, irrispettoso.
Irrispettoso verso le belle persone che ci circondano, irrispettoso verso noi stessi, o verso tutti quelli che contribuiscono a rendere una diversa dall’altra, tutte speciali, le nostre giornate.


Mannarino canta, anzi urla: una vita che canta da sola mentre grida in un coro 
Eh sì, é vero: siamo sempre soli, ma siamo sempre anche con gli altri.
Non è un banale gioco di parole, 
non é una banale sega mentale.

Taglia i ponti con tutto, vai a fare un giro, cambia nazione
Cambia amici, cambia tutto quello che devi cambiare
Sennò trova un modo per fartela andar bene


Non penso sia sempre necessario tagliare i ponti con tutti, cambiare nazione, cambiare vita.
Ma chi ha voglia di saltare davvero?
Mischiare le carte, ripartire da zero, il rischio di perdere quel

Poco che c'hai e fare in modo che un giorno dirai:
"Cazzo, potevo"


Potremmo farne a meno

Perché, la realtà, la matematica, vuole che questo mondo é per noi praticamente infinito.
80 giorni non bastano per girarlo tutto, per conoscerlo: non basterebbe un’intera vita.

Non basterebbe un’intera vita per conoscere tutto e tutti, stupirci, essere sempre più contenti e incantati.

Un altro dei motivi per cui non possiamo essere tristi.
Dobbiamo vedere il bello negli altri e in ciò che ci circonda.
Certo, con quegli occhiali da sole, quelle lenti verdi da usare quando non ci sentiamo in forma.


In linea di massima anche se,
La vita é come prendere un treno affollato d’estate
Tocca dividere l’aria con piccoli stronzi e vecchie sudate.


La vita é sempre una storia fantastica, specialmente la nostra, quella in tempo reale.
E se ci viene un dubbio 
andiamocene chissà dove, a cercare lo stesso benessere, dove non siano richieste tessere.
Scendiamo in strada, perché non c’é mai modo migliore di ricominciare.

​Saper leggere il libro del mondo
Con parole cangianti e nessuna scrittura


Scegliamo quale sia la nostra via; qualche volta ci sarà una deviazione, dovremo proseguire obbligatoriamente a destra o a sinistra.
Ma partiamo con il motto 

Voglio godermi un po’ la strada

siamo anime schizzate
nel deserto all’improvviso
c’é un cartello che ci avvisa
“Benvenuti in Paradiso”


Tanto
andrà tutto bene fino al giorno che verrà
il giorno di ordinaria follia

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